GLI INNESTI

Viti americani ed ibridi cominciavano ed essere innestate a quindi produttivi. Questa delicata pratica era riservata all'innestatore, un persona abile e " specialista", il quale dopo che un bracciante aveva provveduto a scavare una fossa attorno all'americano tagliava con le forbici da potare la parte superiore della pianta e incideva a "spacco" o in altro modo con un coltello tagliente senza punta ("u cuteddu di nziti") il restante inferiore, sul quale veniva innestato una parte di tralcio di un'altra vite, già tagliata o sotterrati durante il plenilunio precedente.

Un altro tipo di innesto "ad occhiu" veniva effettuato nel mese di giugno quando la vite era in piena vegetazione. Si staccava la gemma di una vite e la si inseriva in un sarmento di un'altra, cioè "du miricanu", tutto veniva fasciato lateralmente con l'elastico di nziti, lasciando la gemma dell'innesto libera di svilupparsi.